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sabato 18 aprile 2009

L'importanza di un titolo...

Nel post precedente ho riportato, commentandolo brevemente, l'articolo di Davide Scarfì apparso su "Nichelino Comunità". Desidero ritornare sul titolo di questo articolo - che condivido, l'articolo intendo - in quanto lo trovo del tutto provocatorio, frutto forse di una certa presunzione cattolica che spesso e malvolentieri, essendo io stesso vicino agli ambienti cattolici, mi trovo a sperimentare, peraltro con grande disagio. La forma, in una società come questa, che punta tutto sulla forma, sull'immagine, è importante, anche per la Chiesa, anche per i suoi ministri e per chi ne deve veicolare l'immagine, appunto, l'immagine. E qui, come cattolico pensante e non pedissequamente inquadrato, ci sarebbe da aprire una voragine in seno alla Chiesa Cattolica stessa, che spesso mi trovo a criticare - con una certa veemenza - non per i contenuti, ma per il modo di veicolarli, in alcuni casi forse più consono a un passato chissà se mai esistito! Ritornando all'articolo di Scarfì, l'autore mi ha comunicato il titolo originario, quello da lui pensato: OMOSESSUALITA', RIVENDICAZIONE LEGITTIMA MA CON ARMI SBAGLIATE. Ebbene, un titolo simile, al di là - ripeto - della opposta posizione del mondo gay, avrebbe sicuramente indisposto meno alla lettura del pezzo. Dunque, ancora complimenti vivissimi per la scelta di un titolo simile. Che dire? Sicuramente uno scivolone provocato da eccessivo entusiasmo redazionale. Sicuramente null'altro.

3 commenti:

Samu ha detto...

Trovo che i concetti sono espressi con moderazione, ma non si discostano poi molto da quanto è scritto nel pezzo, o almeno è questo "l'andazzo"... che aspettarsi, d'altronde?
Samu

Alessio ha detto...

La Chiesa non può che tenere una linea corente con se stessa e soprattutto col Vangelo che non condanna mai nessuno. Bisognerebbe sempre leggere le Sacre Scritture conoscendo la cultura del tempo e quindi attualizzando certe espressioni, che oggi ci possono apparire "violente", ecc. I Salmi, ad esempio. Un mondo stupendo ma bisogna avvicinarsi ad esso con una certa preparazione. Ma interessa a qualcuno tutto questo? Questo è il tempo della polemica, della rissa, della provocazione. Il resto è... cosa? Che tristezza...

Alessio

AL ha detto...

Personalmente trovo che il problema di questo Pontefice non sono i contenuti (assolutamente coerenti con la "buona novella"), ma il modo di veicolarli, l'immagine, per usare una terminologia tanto cara al mondo attuale. Sotto questo punto di vista, B XVI è un totale disastro, e non se ne rende conto o attorno ha solo gente che non glielo fa notare....
A.L.