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mercoledì 15 aprile 2009

Argomento esplosivo

Alcuni giorni fa, precisamente il 05 aprile '09, il giornale cristiano-cattolico "Nichelino Comunità" pubblicava l'articolo firmato da Davide Scarfì. Un altro suo articolo è presente nel post del giorno 08 gennaio 2009, dal titolo "Valori non negoziabili", ottima riflessione su Papa Benedeto XVI.
In breve tempo il pezzo di Scarfì è rimbalzato sul blog di stampo omosessuale "queer" (http://www.queerblog.it/post/5097/la-carnevalata-del-gay-pride). Queer è un termine inglese traducibile come "frocio", "finocchio", ma anche "strano", "bizzarro". A tal proposito - avendo scritto la parola "queer/frocio" - ritengo sia corretto rimandare ad una affermazione di Luxuria che condivido: http://www.queerblog.it/post/4168/vladimir-luxuria-limportanza-della-parola-frocio. Gradirei a questo punto che qualcuno mi spiegasse - e lo dico in tono assolutamente non polemico o derisorio - il perchè di un nome così equivoco per un sito di stampo chiaramente omosessuale.
Invito anche alla lettura dei commenti lasciati dai vari lettori dell'articolo di Scarfì. Tutto sommato ci troviamo di fronte a reazioni dure, ma abbastanza "civili", e questo fa onore a chi scrive. Vorrei aggiungere soltanto un paio di considerazioni: il titolo "Orgoglio gay, a cosa servono le carnevalate?" non mi piace e chi scrive sa che spesso il titolo non lo decide chi redige il pezzo. Questo titolo indispone alla lettura, al di là di come la si pensi a riguardo. Complimenti dunque per la scelta di un simile titolo! Altra considerazione: se leggete bene l'articolo, il cosiddetto paragone tra gay e disabili non sussiste. Tuttavia, se si intende essere polemici, è inutile ogni genere di ragionamento. Lo si è e basta.
Personalmente trovo il pezzo equilibrato e coerente.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Un post sicuramente non a favore del mondo gay, ma nello stesso tempo rispettoso. Anche a me è sorta la stessa domanda: perchè queer? L'articolo di Scarfì non poteva che essere "accolto" in quel modo sul blog queer... anche a me è piaciuto poco l'accostamento gay - disabili. Non penso però che vi sia stato un deliberato intento provocatorio. Questo no.

L.D. ha detto...

Parole certo moderate, ma l'impronta, lo stampo è chiaro: avversione alla parità dei diritti omosessuali-eterosessuali. Un punto di vista.
L.D.

Alex ha detto...

Non saprei spiegarti il nome del blog, ma sono andato a vederlo anch'io e trovo che utilizzare un simile "nome" certo non fa un bell'effetto. Posso solo pensare ad una sorta di provocazione.
In ogni caso l'articolo di questo Scarfì è in linea col giornale che lo pubblica (come potrebbe essere diversamente? ma questo vale per tutti i giornali) e non mi pare proprio offensivo. Direi che i gay dovrebbero in questo caso evitare ogni polemica, dove polemica non c'e.
A.L.