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giovedì 8 gennaio 2009

Valori non negoziabili: un punto di vista.

Propongo - per iniziare il 2009, che auguro a tutti il più sereno e costruttivo possibile - questo breve articolo apparso pochi giorni prima di Natale sul giornale di orientamento cattolico "Nichelino Comunità" - esattamente il 21 dicembre 2008 - il quale evidenzia, con lucida passione e indubbia originalità, la fragilità - volendo usare un eufemismo - di determinate prese di posizione nei confronti dell'attuale pontefice, quasi che Benedetto XVI rappresenti il "vecchio" e il precedente papa il "nuovo".... un progressista che ha lasciato il testimone ad un conservatore. Non è così, ovviamente, ma in questo nostro Paese di ovvio c'è ben poco, in primis i valori fondanti della nostra Storia, incluso il nostro Dante che è stato recentemente protagonista di una pubblicità che lo vede scrivere la sua "Divina commedia" su rotoli di carta igienica!!! Spesso, senza neppure rendercene conto, siamo un Paese senza dignità, anestetizzato dal relativismo più selvaggio "dove nulla è male e tutto è diritto acquisito", incluso l'insulto mediatico, strumento ormai abituale per esprimere il proprio disappunto. Pochi forse ricordano che quando fu eletto l'attuale papa un giornale a tiratura nazionale lo additò quale "pastore tedesco"...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Pur non condividendo l'approccio del nuovo papa ed anche il suo presentarsi (anche da un punto di vista "estetico"), ho letto con piacere l'articolo proposto e sostanzialmente concordo con esso.
Renato

Anonimo ha detto...

Sicuramente questo articolo veicola concetti che condivido, specialmente il voler, per forza, quasi fosse un esame di ammissione al palcoscenico mediatico, paragonare il papa attuale a quello precedente. Ciononostante, i fini sostanzialmente corretti di papa Benedetto cozzano - e in una società dell'immagine come questa non è poco - con un'immagine, appunto, antidiluviana, che cattura e attira poco se non nulla e, forse, in qualche modo irrita, incluo il suo riproporre "copricapi" che onestamente ricordano una Chiesa in parte da dimenticare. Non è solo questo, naturalmente, ma le stesse cose veicolate in una "atmosfera" più "moderna" (senza perdire di mira la sostanza, ossia il messaggio evangelico) predisporrebbero l'interlocutore "scettico" in maniera forse meno aggressiva e polemica...
Giovanni

Anonimo ha detto...

Più che sui contenuti dei messaggi trasmessi da Papa Benedetto, ho dei dubbi sul modo che usa per esprimerli.
Non posso non ricordare le folle oceaniche di giovani raccolti attorno a Papa Giovanni Paolo II dove i messaggi d'amore venivano espressi con il linguaggio semplice dei colori, dei canti, dei cori e non con la lingua ed i modi dei dotti. Il mio personale timore è questo nuovo linguaggio possa non essere compreso da chi, più di tutti, ha bisogno di una guida spirituale, ovvero i giovani del nostro tempo.
Luca

Anonimo ha detto...

Trovo che papa Benedetto o non papa Benedetto la trasversalità ha ormai impregnato il cosiddetto popolo di Dio. Oggi sei cristiano e sei abortista allo stesso tempo, forse senza neppure chiederti perchè... perchè sono cristiano? perchè sono abortista? Ma gli esempi potrebbero continuare. Comunque l'articolo è interessante, sicuramente.

Gianni, 70

Anonimo ha detto...

Personalmente considero questo papa un pezzo da museo, e non certo per l'età. Non riesco a digerire il suo ripescare dal passato, anche da un punto di vista estetico, e non è un fattore secondario, oggigiorno. Tuttavia concordo con quanto scrive la persona che ha firmato il pezzo.

L.B.