Questo vecchio prospetto, ricavato dal periodico "Lo Specchio" del 12 giugno 1960 (titolo articolo: "1959: anatomia di un anno d'oro")
ritrae un'Italia in profondo cambiamento. E' il 1959/60, l'Italia ha ormai lasciato alle spalle gli anni della ricostruzione. "Questa tabella - recita la didascalia - divisa in tre parti, raffigura i consumi più significativi degli italiani in tre anni diversi. Essa indica cioè: come e quanto spendevamo nel 1952, come e quanto spendevamo nel 1954, e infine come e quanto abbiamo speso nell'"anno d'oro" 1959. L'aumentato benessere risulta in modo particolare da taluni confronti. Nel 1952, per esempio, la spesa globale per l'acquisto di mezzi di trasporto fu di 431 miliardi; nel 1954 di 664 miliardi; e nel 1959 di quasi 800 miliardi. Questo significa che l'italiano medio è passato dalla bicicletta al motoscooter alla macchina. Nel 1959 abbiamo speso, per consumo di energia elettrica e di combustibili, 100 miliardi più del 1954, e 131 miliardi più del 1952. Questo significa che nelle famiglie italiane sono entrati gli scaldabagni, i frigo, i lavabiancheria, i televisori. Nel corso dell'"anno d'oro" abbiamo consumato più carne, più olio, abbiamo viaggiato di più, e ci siamo divertiti di più. Abbiamo vissuto, quindi, molto meglio, mentre contemporaneamente è fortemente aumentato il nostro reddito medio". Consiglio una visione complessiva del cosiddetto "boom economico" (chiamato anche "miracolo economico") attraverso la visita di un sito ad esso dedicato: "il boom economico: costumi e consumi". Altro riferimento che consente una panoramica del periodo storico in oggetto è l'articolo di Valentino Necco su "Cronologia". Infine, invito tutti alla visione del film "Il sorpasso" di Dino Risi, del 1962, quando l'Italia stava gradatamente allontanandosi dal "miracolo".... e dietro l'ultima curva presa in velocità e leggerezza si nascondeva la morte...
venerdì 29 ottobre 2010
Dati da "boom"
giovedì 28 ottobre 2010
Fenzi e i suoi silenzi...
La mania di conservare tutto fa sì che la casa ed il PC si riempiano di articoli, quotidiani, libri, riviste, ritagli, nonché scansioni di articoli di varia natura. Questa vecchia intervista tratta da "Il Sabato" del 12 gennaio 1991 merita, ancor oggi, d'esser letta. Ahimè è ancora fresca... e questa freschezza dovrebbe farci riflettere. Enrico Fenzi, ex BR, utilizza toni dimessi, in qualche modo cerca di dare "un colpo al cerchio e uno alla botte" quando parla di Moretti, ma le sue parole - a mio avviso sostanzialmente sincere - fanno riflettere, allora (19 anni fa) come oggi. Si tratta di un'intervista che non rivela nulla di nuovo, di sconvolgente, ma tra le righe si percepisce un disagio... tra le righe emergono ulteriori quesiti... i soliti, ahimè. Perchè Moro è stato ucciso? Perchè è finita com'è finita? Perchè - politicamente, intendo - uccidere la scorta? Perchè non diffondere gli scheletri nell'armadio della DC e dello Stato italiano? E' una intervista da leggere attentamente...
mercoledì 27 ottobre 2010
CASO MORO - SPACHTHOLZ 3 anni dopo...

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