Il Post del 09 settembre 2009 scritto dall'amico Geluardi sul suo BLOG "Osservatorio" è un ottimo esercizio di semantica ed essendo - la semantica - strettamente connessa con la comunicazione e la filosofia del linguaggio... beh, le parole hanno sempre un senso, specie se improprie quando non dovrebbero esserlo, e non si può certo dire che chi le ha scritte si sia "espresso male"... Le targhe che ricordano la strage delle BR (anche delle BR, verrebbe da azzardare...) non veicolano con la dovuta chiarezza che i "5 uomini" erano "servitori dello Stato" (PS? CC?) e che gli assassini erano le BR.
Queste targhe appaiono ai miei occhi parenti, in un certo qual modo, delle discutibili manovre democristiane (e quindi partitiche e statali al contempo) atte a, vado a memoria ma il senso è quello, "superare un periodo storico ormai conclusosi"... ossia la lotta tra lo Stato e le BR. Con Moro massima durezza, massima intransigenza (perlomeno formale). Ammazzato Moro e presi i responsabili (presi tutti? proprio tutti?) si può iniziare a trattare, a superare, a metabolizzare. La magnanimità dei vincitori....
Il BLOG di Geluardi è una piacevole sorpresa per il sottoscritto e quindi mi permetto di fare "incetta" dei suoi post per rilanciarli, per duplicarli, perchè gli stimoli intelligenti vanno diffusi, estesi, proposti e riproposti.
1 commento:
Ho letto entrambi i post e devo dire che la storia è più complessa di quanto ci vogliono far credere e soprattutto i migliori "insegnamenti" vengono proprio dai silenzi, dalle "anomalie".
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