Storie e dialoghi su una Repubblica apparentemente lasciata alle spalle...
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giovedì 11 novembre 2010
Miracolo italiano 1/2
Proseguo quanto pubblicato nel post precedente, 'saccheggiando' nuovamente il servizio apparso su "Lo Specchio" del 12 giugno 1960 relativo al boom economico. Propongo ai lettori la parte iniziale del lungo articolo.
Miro alla ricerca interiore, almeno ci provo. L'approfondimento della storia repubblicana è un esercizio che aderisce a questo principio. Il monito di Sciascia sfida il trascorrere del tempo e degli eventi: "il nostro è un paese senza memoria e verità, ed io per questo cerco di non dimenticare."
Nasce da due esperienze: 1) la ricerca su uno degli eccidi nazisti meno indagati nella storia della Resistenza piemontese, a Cudine (frazione della Val di Lanzo, TO), confluita in "Nero Cudine - il coraggio della verità" (Angolo Manzoni); 2) l'inchiesta che ho curato su un aspetto poco approfondito del caso Moro, pubblicata da "Storia in Rete". Aver trattato storie così distanti fra loro mi ha reso consapevole di come Verità e Trasparenza interessino fino a un certo punto. Da lì in avanti primeggiano piccole e grandi verità inconfessabili, esecrabili piccinerie, interpretazioni strumentali o parziali della nostra Storia, così da non entrare in contrasto con gli assetti politici di questa o quella stagione. Scrivere "Nero Cudine" (con l'artista G. Madeddu) e gli articoli sul caso Moro sono state imprese contraddistinte da fattori comuni: scarsa collaborazione, non di rado porte sbattute in faccia, atteggiamenti arroganti, Silenzio e Indifferenza. Il blog si propone quale spazio di DIALOGO sulle più disparate tematiche della nostra Storia. Dunque, spazio di DIALOGO per tutti: cittadini, amanti della Storia, vittime del Silenzio che vorranno lasciare il proprio pensiero su storie ormai trascorse, per rendere omaggio a quella MEMORIAe VERITA' che Sciascia tanto amava. Segnalo infine il sito: http://www.amicisciascia.it/
REGOLE DEL BLOG
Rispetto della persona in quanto tale, indipendentemente da meriti o responsabilità. Ritengo che l'indignazione e la critica - anche dura - possano sortire un effetto maggiormente incisivo se non supportate da insulti, turpiloqui, sproloqui e offese. I discorsi da bar, per quanto possano animatamente intrattenere gli stessi avventori che li propongono, lasciamoli all'universo dei tuttologi. Vien da sé che i commenti non conformi a queste regole verranno eliminati.
"Storia in Rete" è la rivista con la quale collaboro. Desidero farle la pubblicità che merita, così come al suo direttore, Fabio Andriola e al Comitato Scientifico, costituito da firme di respiro nazionale: Aldo Mola, Giuseppe Parlato, Nico Perrone, Aldo Ricci. "Storia in Rete" - nata nell'ottobre '05 - come ha scritto Andriola nel suo editoriale di presentazione, "è nave piccola ma veloce, con a bordo un equipaggio agguerrito e composito", costituito da "studiosi di vario orientamento e formazione". Questa è la sua forza - assieme a una grafica accattivante e rubriche di indubbio interesse - ovvero raccontare le traversie, le bassezze e le glorie dell'umanità, senza paure, forti - nei limiti connaturati in ogni opera umana - dell'adagio evangelico secondo il quale "la verità vi farà liberi". Un primo approccio con la rivista può essere quello di visitare il sito http://www.storiainrete.com/
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