Storie e dialoghi su una Repubblica apparentemente lasciata alle spalle...
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sabato 28 marzo 2009
Quando l'Italia scoprì i surgelati...
Un interessante servizio (tratto da "Il Lombardo" dell'estate 1973) sulla nascita e sulla diffusione in Italia del piatto pronto surgelato che, secondo l'articolista, avrebbe ridotto il tempo speso in cucina dalla massaia italiana...
2 commenti:
Sandro
ha detto...
Sono davvero belli questi vecchi articoli "avveniristici"! Belli quando li si legge col senno di poi. Il piatto pronto surgelato non ha certo alleggerito la vita della cosiddetta massaia. Diciamo che è comodo quando non si ha voglia o tempo di cucinare, ma devi anche permetterteli, questi piatti pronti. Una volta ogni tanto! Sandro
Ricordo che ero bambino e con mia madre andavo "alla Standa" (come se il supermercato si chiamasse proprio così, incluso "alla") e lo trovavo affascinante. Una specie di paese dei balocchi. C'era di tutto, incluso i surgelati, li ricordo, come ricordo che certi sapevano troppo di... ammoniaca... forse erano i primi tempi della sugelazione a livello industriale in Italia, non so, so solo che certi pesci (specialmente il pesce) sapevano proprio di ammoniaca. Comunque è un bel ricordo e, a pensarci oggi, ti rendi conto di quanta semplicità c'era in un bambino di 10 anni, rispetto ai bambini di oggi.
Miro alla ricerca interiore, almeno ci provo. L'approfondimento della storia repubblicana è un esercizio che aderisce a questo principio. Il monito di Sciascia sfida il trascorrere del tempo e degli eventi: "il nostro è un paese senza memoria e verità, ed io per questo cerco di non dimenticare."
Nasce da due esperienze: 1) la ricerca su uno degli eccidi nazisti meno indagati nella storia della Resistenza piemontese, a Cudine (frazione della Val di Lanzo, TO), confluita in "Nero Cudine - il coraggio della verità" (Angolo Manzoni); 2) l'inchiesta che ho curato su un aspetto poco approfondito del caso Moro, pubblicata da "Storia in Rete". Aver trattato storie così distanti fra loro mi ha reso consapevole di come Verità e Trasparenza interessino fino a un certo punto. Da lì in avanti primeggiano piccole e grandi verità inconfessabili, esecrabili piccinerie, interpretazioni strumentali o parziali della nostra Storia, così da non entrare in contrasto con gli assetti politici di questa o quella stagione. Scrivere "Nero Cudine" (con l'artista G. Madeddu) e gli articoli sul caso Moro sono state imprese contraddistinte da fattori comuni: scarsa collaborazione, non di rado porte sbattute in faccia, atteggiamenti arroganti, Silenzio e Indifferenza. Il blog si propone quale spazio di DIALOGO sulle più disparate tematiche della nostra Storia. Dunque, spazio di DIALOGO per tutti: cittadini, amanti della Storia, vittime del Silenzio che vorranno lasciare il proprio pensiero su storie ormai trascorse, per rendere omaggio a quella MEMORIAe VERITA' che Sciascia tanto amava. Segnalo infine il sito: http://www.amicisciascia.it/
REGOLE DEL BLOG
Rispetto della persona in quanto tale, indipendentemente da meriti o responsabilità. Ritengo che l'indignazione e la critica - anche dura - possano sortire un effetto maggiormente incisivo se non supportate da insulti, turpiloqui, sproloqui e offese. I discorsi da bar, per quanto possano animatamente intrattenere gli stessi avventori che li propongono, lasciamoli all'universo dei tuttologi. Vien da sé che i commenti non conformi a queste regole verranno eliminati.
"Storia in Rete" è la rivista con la quale collaboro. Desidero farle la pubblicità che merita, così come al suo direttore, Fabio Andriola e al Comitato Scientifico, costituito da firme di respiro nazionale: Aldo Mola, Giuseppe Parlato, Nico Perrone, Aldo Ricci. "Storia in Rete" - nata nell'ottobre '05 - come ha scritto Andriola nel suo editoriale di presentazione, "è nave piccola ma veloce, con a bordo un equipaggio agguerrito e composito", costituito da "studiosi di vario orientamento e formazione". Questa è la sua forza - assieme a una grafica accattivante e rubriche di indubbio interesse - ovvero raccontare le traversie, le bassezze e le glorie dell'umanità, senza paure, forti - nei limiti connaturati in ogni opera umana - dell'adagio evangelico secondo il quale "la verità vi farà liberi". Un primo approccio con la rivista può essere quello di visitare il sito http://www.storiainrete.com/
2 commenti:
Sono davvero belli questi vecchi articoli "avveniristici"! Belli quando li si legge col senno di poi. Il piatto pronto surgelato non ha certo alleggerito la vita della cosiddetta massaia. Diciamo che è comodo quando non si ha voglia o tempo di cucinare, ma devi anche permetterteli, questi piatti pronti. Una volta ogni tanto!
Sandro
Ricordo che ero bambino e con mia madre andavo "alla Standa" (come se il supermercato si chiamasse proprio così, incluso "alla") e lo trovavo affascinante. Una specie di paese dei balocchi. C'era di tutto, incluso i surgelati, li ricordo, come ricordo che certi sapevano troppo di... ammoniaca... forse erano i primi tempi della sugelazione a livello industriale in Italia, non so, so solo che certi pesci (specialmente il pesce) sapevano proprio di ammoniaca. Comunque è un bel ricordo e, a pensarci oggi, ti rendi conto di quanta semplicità c'era in un bambino di 10 anni, rispetto ai bambini di oggi.
Simone
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