Credo che una così profonda e lacerante esternazione dell'animo (tratta da "La Repubblica", supplemento del 14.05.05) debba essere diffusa e condivisa fra noi tutti, adulti e giovani. Quando sento che "il futuro è nelle mani dei giovani", sorrido... amaramente sorrido a questa bella frase che, onestamente, ho sempre fatto fatica a vedere proiettata nel reale. Il futuro è nelle mani di tutti, ma per i giovani è una sfida decisamente complessa, fatta di entusiasmo, paure, sconcerto, spinte emotive, muri di varia natura.....
venerdì 30 gennaio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Personalmente quello che mi fa pensare quando penso (e scusate il gioco di parole) ai giovani è il divario che esiste all'interno di ogni generazione. Ci sono giovani che sprecano il loro tempo nella non-comunicazione (e mi chiedo: ma davvero non hanno nulla da comunicare? Io credo di no) e altri che lo buttano via nella fisicità senza neppure capire (capire profondamente) cosa stanno facendo. Ve ne sono altri che cercano e urlano il loro senso di disorientamento e di ricerca di un senso, di una non-retorica, di una rivoluzione vera, non fatta di politica e slogan ma di futuro, anche di futuro lavorativo. E' un pensiero complesso, il mio, che nasce dall'osservare e dal rispettare. Perchè si fa in fretta a dire: "sei giovane, ne hai di strada da fare". Queste sono idiozie di chi non vuole mettersi a parlare con un giovane, di chi non vuole confrontarsi con un giovane, anche senza capire tutto, ma ascoltare è importante....
Grazie, Roberto
Un paio di giorni fa guardavo la trasmissione Terra che presentava due facce della stessa medaglia: giovani che si intrattengono con il nulla durante il fine settimana (e non per questo devono essere necessariamente vuoti, non tutti almeno, lo spero!!!) e giovani che pensano a forme di impiego del loro tempo libero decisamente più costruttive. Questo grido che leggo mi fa pensare a quei giovani, tutti, nella loro diversità.
L.A.
Posta un commento